Fotografia subacquea: consigli per scatti perfetti

Come fare splendide fotografie sott'acqua

Fotografia subacquea: consigli per scatti perfetti

La fotografia subacquea è una disciplina sempre più apprezzata, non soltanto dai turisti che si avvicinano occasionalmente alla vita sottomarina, ma anche dai fotografi “di superficie” professionisti che trovano sott’acqua nuove sfide e ispirazioni e, ovviamente, da coloro che hanno iniziato ad immergersi per praticare la pesca subacquea.

Essere un sub, oggi, è un’esperienza che va molto al di là della pesca o delle singole attività che si possono svolgere in immersione: l’amore per il mare, per le sue creature e per i suoi paesaggi ovattati assume sempre nuove dimensioni, che non possono prescindere dalla ricerca di un rapporto più intenso e diretto con l’emozionante bellezza della vita sottomarina.

Fotografia subacquea, una disciplina densa di sfide

La fotografia subacquea è una disciplina più antica di quello che si potrebbe pensare: nonostante la sua nascita si faccia abitualmente risalire alla celebre spedizione di Jacques-Yves Cousteau a bordo della Calypso (1955), la fotografia sottomarina ha una storia molto più lunga, il cui inizio risale al 1856.

Allora William Thompson realizzò la prima fotografia subacquea della storia, utilizzando una macchina fotografica inserita in una scatola “impermeabile” piazzata su un treppiede di ferro (la macchina, come ammise lo stesso Thompson in un paper dello stesso anno, finì con l’essere completamente riempita dall’acqua).

Il primo in assoluto a realizzare foto sottomarine a colori, nel 1940, fu Hans Hass, zoologo e fotografo austriaco che si avvicinò alla fotografia subacquea spinto dall’amore per la pesca e per le creature del mare e che non mancò di ideare uno speciale scafandro che proteggesse la macchina.

All’epoca di Cousteau, l’equipaggio della Calypso utilizzava una Rolleiflex e una Leica a colori, e le custodie stagne erano già molto più funzionali. Gli uomini di Cousteau riuscirono addirittura ad impermeabilizzare i filamenti delle lampade utilizzate per il flash. Nel 1957 l’oceanografo francese costruì, insieme a Jean de Wouters, la macchina fotografica subacquea Calypsophot, che sotto il brand Nikon avrebbe preso il nome di Nikonos.

Da lì in avanti la fotografia subacquea ha fatto passi da gigante, raggiungendo gradi di difficoltà e profondità sempre più estreme: la prima foto del relitto del Titanic, che giace a 3.800 metri sotto il livello del mare, è datata 1991.

Oggi la fotografia subacquea è una disciplina sempre più apprezzata, anche grazie al fatto che gli strumenti del mestiere sono molto più accessibili e semplici da usare. Fotografare sott’acqua, però, presenta ancora alcune delle sfide incontrate dai pionieri della disciplina.

Fotografare sott’acqua: luce, colori e rifrazione

Sott’acqua il mondo è molto diverso da quello che vediamo in superficie: la rifrazione fa apparire i soggetti più vicini (e più grandi) di quanto siano, e i colori spariscono mano a mano che si scende in profondità.

I primi a scomparire sono rosso e arancione, che già a 10 metri di profondità sono quasi impercettibili. Poi tocca al giallo, al viola e al verde: resta, nello spettro visibile, soltanto una distesa di tinte blu. E anche se il nostro cervello riesce ad attribuire le diverse sfumature ai colori originari, la macchina fotografica non può farlo.

Un altro aspetto fondamentale è dato dalla luminosità, che diminuisce notevolmente all’aumentare delle profondità. Inoltre, l’acqua del mare è affollata di particelle in sospensione, che possono interagire con la luce e diventare un vero e proprio ostacolo che si frappone tra l’obiettivo e il soggetto della foto.

C’è poi la questione della strumentazione: si possono scegliere fotocamere subacquee che di per sé resistono a certe profondità oppure si può dotare la propria macchina di una custodia impermeabile. In quest’ultimo caso, bisognerà prendere dimestichezza con i controlli, che inevitabilmente saranno trasferiti sull’esterno della “scatola”.

Fotografia subacquea: i consigli degli esperti

Le particolari condizioni di visibilità che si sperimentano durante un’immersione rendono la fotografia subacquea una sfida anche per i fotografi “di superficie” più esperti.

Esistono però degli accorgimenti che possono aiutare a scattare belle foto anche se si è alle prime armi (al netto del fatto che per ottenere belle foto sottomarine è più che consigliato avere una certa dimestichezza con le macchine reflex):

  • esercitarsi prima in superficie, per prendere confidenza con la custodia e con gli scatti macro;
  • avvicinarsi il più possibile al soggetto: per avere foto nitide, è consigliato non superare il metro di distanza tra macchina e soggetto;
  • quando il soggetto è in primo piano, mettere a fuoco in macro;
  • utilizzare il bilanciamento manuale del bianco (o in alternativa scattare in formato RAW in modo da poter sistemare i colori in post-produzione);
  • fotografare sempre con la luce naturale alle spalle;
  • se si prevede di scendere oltre i 5 metri, è necessario utilizzare un flash o delle luci esterne, che vanno posizionate abbastanza distanti dalla macchina al fine di ridurre al minimo l’illuminazione della polvere in sospensione (questo può causare il fenomeno della retrodiffusione, o backscattering);
  • se non si sceglie l’obiettivo macro, utilizzarne uno grandangolare tipo fisheye o comunque molto luminoso;
  • evitare la messa a fuoco automatica;
  • scattare molte foto e utilizzare una maggiore velocità dell’otturatore.

Quanto alle fotocamere subacquee, tutto dipende dall’uso che se ne vuole fare: se si vogliono fotografare le gesta dei pescatori sub sotto il pelo dell’acqua o girare brevi video in vacanza senza avventurarsi a profondità estreme, una fotocamera impermeabile e una maschera antiappannamento sono più che sufficienti.

Se però l’idea è quella di scendere oltre i 10 metri e ottenere scatti da manuale l’unica soluzione possibile è quella della reflex. In questo caso, sarà necessario scegliere la custodia subacquea più adatta alle proprie esigenze, tra le centinaia di possibilità disponibili in commercio.