La pesca sub in cucina è un mix di profumi, di sapori intensi e di emozioni. Chi pesca in apnea lo sa bene: questo sport è capace di regalare grandissime soddisfazioni, soprattutto quando si porta a tavola del pesce fresco e appena pescato.
Ciò che rende speciale questa pratica sportiva sono l’intelligenza, la preparazione fisica e l’attrezzatura giusta. Solo unendo al meglio questi elementi si potranno catturare delle prede ambitissime e scoprire il brivido di aver raggiunto il proprio obiettivo. Se sulle tecniche di pesca sub abbiamo già parlato molto, scoprendo anche l’attrezzatura, oggi sappiamo che è essenziale anche sapere come cucinare e dove trovare i pesci più gustosi. Quali sono le prede maggiormente ambite da chi pratica la pesca subacquea?
Pesca sub in cucina: le prede più gustose e dove catturarle
Fra le prede più ricercate troviamo senza ombra di dubbio il Sarago. Un pesce particolarmente pregiato che supera difficilmente il kg di peso, ma risulta particolarmente apprezzato dai pescatori sub. Si può avvistare fra le Posidonia, in batimetriche dai 5 sino ai 30 metri, e si può cacciare si in tana che all’aspetto. Ha ottime capacità di mimetizzazione ed è un pesce particolarmente diffidente, per questo sarebbe preferibile avvistarlo e in seguito seguirlo in tana. Perfetto per le zuppe o alla brace, il Sarago ha una carne saporita, pregiata e digeribile.
Accanto al Sarago troviamo la Spigola, un pesce che sii trova sia in profondità che nelle acque basse. Solitamente si può pescare presso le foci dei fiumi, dove caccia crostacei o muggini, ma è presente anche vicinissimo alla costa, in particolare nei periodi invernali quando inizia il momento della riproduzione. La tecnica migliore per pescare la Spigola è quella dell’aspetto, sfruttando la curiosità dell’animale, ma anche tenendo conto della sua innata diffidenza. La carne, una volta cucinata, è saporita e dal gusto intenso.
Considerato una sfida per molti pescatori sub e con una carne pregiatissima, il Dentice necessita di un’ottima preparazione fisica per essere catturato. Richiede infatti la tecnica dell’aspetto profondo e si pesca ad una profondità fra i 15 e i 30 metri. La discesa dovrà avvenire in modo silenziosissimo e poco invasivo per non spaventare le prede. Arrivato sul fondo, il sub dovrà posizionarsi in attesa, sperando che il pesce si avvicini. Polposo e delizioso, il dentice può raggiungere anche i 10 chili d peso ed è una preda tanto apprezzata quanto buona in cucina.
Accanto al Dentice troviamo la Cernia, un predatore che popola gli ambienti rocciosi e richiede una pesca molto impegnativa, sia dal punto di vista mentale che fisico. Solitamente prima che il pesce sia a tiro serviranno diverse apnee. Solitaria e territoriale, la Cernia ha una carne pregiata e delicata da cucinare con cura e gustare fresca.
Proprio come la Ricciola, che chiude la lista dei pesci migliori per la pesca sub in cucina. Fra le prede che tutti i pescatori, prima o poi, vorrebbero catturare. Si tratta di un pesce pelagico, particolarmente rapido e possente, ma anche difficile da stanare. Può arrivare a pesare sino a cento chili e raggiungere anche due metri di lunghezza. Si caratterizza, in particolare, per il sapore delicato, le carni compatte e rosee, con un gusto che è molto simile a quello del tonno. Tutto ciò rende la Ricciola perfetta da assaporare sia cotta che cruda.