Pesca subacquea: come iniziare
La pesca subacquea è una disciplina sportiva che si svolge in apnea. Uno sport che, nel corso degli anni, ha coinvolto sempre più appassionati. Consente infatti di vivere emozioni uniche, a contatto con la Natura, e rappresenta una sfida straordinaria con se stessi e con le possibili prede.
Prima di iniziare a praticare pesca subacquea è fondamentale imparare a conoscere questa attività, valutando tantissimi aspetti ad essa collegati, dalle tecniche di respirazione per l’apnea all’attrezzatura migliore, sino all’importanza della postura e alle norme vigenti.
Pesca subacquea, l’attrezzatura indispensabile
Oltre alla maschera e boccaglio, va scelta con grande cura la muta. La pesca subacquea infatti si può praticare anche senza, ma tutto dipende dalla temperatura dell’acqua. L’attenzione va posta soprattutto sui materiali. In commercio ce ne sono moltissimi, l’aspetto che andrebbe privilegiato di più però è l’elasticità del materiale. Sarà quest’ultimo infatti a consentire la dilatazione dei polmoni nell’atto respiratorio.
Dovrà inoltre essere della taglia giusta: mai troppo stretta per non ostacolare la circolazione e nemmeno troppo larga per non intralciare salita e discesa. Si tratta, come sempre, di una scelta molto soggettiva in cui è necessario puntare sul comfort.
Un altro elemento chiave è il fucile. Puntare su un prodotto di qualità e personalizzato in base alle proprie esigenze, è sempre una decisione vincente. Per iniziare ad approcciarsi a questo sport è consigliabile partire per gradi, imparando, prima di tutto, a muoversi nell’acqua e a conoscere i propri limiti. In seguito si potrà provare a sparare, prendendo confidenza con la pesca subacquea.
Come iniziare
Il modo migliore per iniziare a sperimentare è quello di affiancarsi da subito a un esperto. Gli istruttori di apnea, solitamente, sono dei pescatori ottimi con alle spalle lunghi anni di esperienza. Oltre ad una formazione teorica, inoltre, sono in grado di fornire gli strumenti utili per iniziare a praticare questo sport. Si parte, dunque, sempre dall’apnea.
Oltre a un buon mentore è essenziale prendere in considerazione altri fattori. Innanzitutto le normative specifiche del luogo in cui si vuole praticare pesca subacquea. La capitaneria di porto dello specifico territorio potrà fornire tutte le informazioni utili e le normative peculiari. Anche la sicurezza è importantissima. Le normative sono molteplici e variano continuamente, per questo è consigliabile informarsi a seconda dei periodi e delle zone.
Fare esperienza è il modo migliore per avvicinarsi alla pesca subacquea. Iniziare in maniera piuttosto graduale è importante per poter migliorare i tempi di apnea, ma anche compiere i movimenti al meglio per poter sfruttare l’autonomia di ossigeno. Tutto parte, però, da una profonda consapevolezza dei propri limiti e dalla ricerca di un equilibrio interiore.
La normativa
Va ricordato che la pesca subacquea a tutti gli effetti è considerata uno sport. La disciplina è regolamentata tramite un decreto che è stato modificato diverse volte. In Italia questa pratica è aperta a chiunque e segue un regolamento che non è solamente legislativo, ma pure morale ed etico. Nel 2010, il Ministero delle politiche agricole (Mipaaf) ha divulgato un decreto che impone a chi vuole svolgere pesca in apnea di registrarsi presso il censimento dei pescatori sportivi. La registrazione è legata al rilascio della ricevuta che andrà sempre tenuta a disposizione mentre si pratica questo sport.
Le regole variano da Paese a Paese, per questo, come già anticipato, è importante informarsi sempre presso il territorio. In Italia, ad esempio, il fucile va caricato solamente in acqua, mentre è essenziale tenersi a distanza dai bagnanti (500 metri) e dalle imbarcazioni da pesca (100 metri). Infine ogni pescatore ha un limite di 5 kg di pesce catturato. Chi non rispetta le regole rischia di andare incontro anche a pesanti sanzioni, per questo l’informazione resta un aspetto chiave.