Pescare nel Mediterraneo: i 5 pesci migliori per la pesca in apnea
Orate, spigole, triglie, pesci spada e tonni sono tra i pesci più pregiati da pescare nel Mediterraneo, per stazza e prelibatezza delle carni. Quando si parla di pesca subacquea, però, il discorso cambia. I pesci che finiscono più spesso nei carnieri degli apneisti sono quelli che vivono o transitano nel sottocosta o sul fondale, tra le rocce e in acque basse.
Pesca subacquea: i 5 pesci da pescare nel Mediterraneo
Alcuni sono tra i più diffidenti e difficili da pescare, altri sono una presenza fissa nei carnieri dei pescatori subacquei: i migliori pesci da pescare nel Mediterraneo, dal punto di vista di chi caccia con l’arbalete, non necessariamente sono i più facili da catturare. Anzi.
Vanno considerati anche altri aspetti, primo tra tutti il gusto di portare in tavola del pesce pregiato appena pescato: la pesca in apnea è una disciplina estremamente selettiva, e rispetto ad altre tipologie di pesca spinge ad avere una più alta considerazione del pescato e del suo destino. Non ci sono catture accessorie o avvenute per caso: ogni cattura è una scelta, ogni preda ha il suo scopo.
1. Il Sarago, una presenza fissa nel Mediterraneo
Il Sarago è uno dei pesci che più spesso finiscono nei carnieri dei pescatori subacquei: vorace, distratto, appassionato di ricci di mare e della caccia tra le rocce e nella posidonia, può essere insediato con diverse tecniche di pesca subacquea e viene considerato tra le prede più semplici da catturare in apnea.
Nonostante superino raramente il chilo di peso, i saraghi hanno una carne saporita, pregiata e digeribile, che li rendono una delle prede più ambite per chi pesca in tana e all’aspetto.
2. La Spigola: come e quando pescarla
La Spigola, o Branzino, è tra i pesci più amati dai pescatori subacquei: il sapore sapido e intenso delle sue carni bianche è protagonista assoluto di molte cucine regionali, e non manca di farsi apprezzare sulle tavole dei ristoranti stellati.
Costosa e quasi sempre d’allevamento, la spigola è una preda molto ambita anche perché non sempre disponibile sui banchi del pesce. Dal punto di vista del pescatore subacqueo, la spigola è un pesce molto interessante anche perché curioso, smaliziato e piuttosto difficile da insediare. Si pesca prevalentemente con la tecnica dell’aspetto usando arbaleti corti, al di sotto dei 90 centimetri.
Esiste un periodo dell’anno, che va da dicembre a marzo, in cui la spigola può essere più esposta alle catture, poiché gli esemplari adulti sono impegnati nella riproduzione. Le catture invernali di spigole colte “in fregola”, però, non sono una buona abitudine né per la salute del mare né per il futuro delle nostre tavole.
Bisognerebbe evitare di insediare questi pesci in inverno, soprattutto a gennaio, il picco della stagione riproduttiva: un grande riproduttore in bella mostra nel carniere potrebbe significare avere 3 milioni di uova in meno in cantiere per l’anno successivo.
3. La Cernia, la specie simbolo del Mediterraneo
La Cernia bruna è certamente tra le prede più ambite per un pescatore subacqueo. Solitaria e molto diffidente, la cernia è un pesce molto difficile da pescare, anche perché si trova a profondità di oltre 15 metri e va insediata lasciandosi cadere verso il fondale, operazione che richiede una buona dose d’allenamento.
Molto longeva, la cernia raggiunge dimensioni notevoli ed è tra i pesci più amati in tavola. Il suo è un caso emblematico in materia di pesca sostenibile: quando si pesca un esemplare di 6/7 chili, si sta eliminando un maschio dal ciclo riproduttivo della specie. Gli esemplari più grossi e attraenti sono quasi sempre maschi, e la loro eliminazione sistematica ha portato l’IUCN a inserire la cernia nell’elenco delle specie in pericolo. Ad oggi è vietato catturare più di un esemplare di cernia (di qualunque specie).
Oltre alle regole, però, c’è il buon senso del pescatore: la taglia minima della cernia è di 45 centimetri, non c’è bisogno di insediare un prezioso riproduttore adulto per portare in tavola una delizia fresca di cattura.
4. La Ricciola, una sfida per ogni sub
Le carni compatte, il sapore delicato che ad alcuni ricorda quello del tonno più pregiato, la Ricciola è una sfida per ogni pescatore subacqueo. Veloce e potente, la ricciola vive a profondità importanti e richiede una certa esperienza prima di essere affrontata, soprattutto se si sceglie di insediarla all’aspetto.
D’altro canto, la ricciola non desta alcuna preoccupazione in termini di tutela della specie, quindi può essere pescata senza troppe remore per il futuro dei carnieri.
5. Il Dentice, il re degli Sparidi
Nella lista dei pesci migliori da pescare nel Mediterraneo non può mancare il Dentice. Preda ambita e predatore voracissimo, il dentice ha una carne molto pregiata e costosa, nota per il suo sapore delicato e per le notevoli proprietà nutrizionali.
Aggressivo, ostinato e curioso, il dentice si può incontrare tra i 15 e i 30 metri di profondità, generalmente in zone rocciose: va da sé che per insediarlo all’aspetto, a queste profondità, sono necessarie una buona tecnica e una certa dose di allenamento.