Sicilia, i tesori della pesca sub: i luoghi più belli e i consigli
Quando si parla di Sicilia pesca sub si scopre un mondo fatto di avventura, divertimento e di itinerari da scoprire. Quest’isola infatti è in grado di offrire tantissimo a chi pratica pesca sub. Sono tantissimi gli sportivi che in tutte le stagioni raggiungono quest’angolo d’Italia per mettersi alla prova, immergendosi nelle acque del mare con l’attrezzatura giusta e tanta voglia di sperimentare.
Sicilia pesca sub: un’avventura unica
La pesca in Sicilia, come si può intuire facilmente, è da sempre una vocazione radicata fortemente nel territorio. Un’attività che è in grado di regalare grandissime soddisfazioni per sportivi e non. La Sicilia d’altronde è circondata da uno splendido mare ricco di storia e di prede straordinarie e variegate. L’area più apprezzata resta quella del Tirreno, dove è possibile trovare una grandissima varietà di pesci e divertirsi ad affrontare una battuta di pesca abbondante e ricca di stimoli.
I punti di immersione sono così tanti e particolari che è impossibile elencarli tutti. Pensiamo, ad esempio, a Punta Spadillo, meta obbligatoria per chi raggiunge Pantelleria e vuole scoprire le meraviglie del Mediterraneo siciliano. Si tratta infatti del punto più profondo vicino alla costa, con rocce nere e bianche in contrasto, famiglie di pesci pappagallo che nuotano e la possibilità di incontrare cernie brune di grande pezzatura. Senza contare polpo, murene, scorfani, seguiti da branchi di dentici e ricciole.
Chi cerca il giusto mix fra storia e pesca troverà ciò che desidera a Cala Gadir. Qui il porticciolo, sin dall’epoca romana, era considerato il luogo perfetto per offrire un riparo alle navi in caso di tempeste di scirocco e maestrale. L’immersione in questo caso diventa prima di tutto una visita archeologica in cui si segue il degradare lento del fondale, ammirando la ricchezza e varietà di vita e colori. Oltre alle castagnole, le acque di questa zona ospitano nudibranchi, saraghi, polpi e durante la primavera anche aragoste. Dai 16 sino a 30 metri invece appare il sito archeologico fra i resti di una nave punica, splendide anfore romane e puniche che risalgono a un periodo tra il 200 a.C. e il 200 d.C.
Cosa si può pescare in Sicilia?
La Sicilia, come già svelato, può regalare enormi soddisfazioni dal punto di vista della pesca sub. Il mare che bagna l’isola ospita ricciole, cernie e tonni rossi, ma anche spigole di buona pezzatura. Immergendosi è possibile catturare pure pagelli, occhioni, paguri e scorfani, ma anche cernie, pesci sciabola e San Pietro. Pure per quanto riguarda le tecniche di pesca c’è solo l’imbarazzo della scelta, con la possibilità di mettersi alla prova e sperimentare.